Consulenza on-line e in presenza

Mamme in gravidanza

Mamme in gravidanza

Diventare mamme comporta per la donna grandi cambiamenti psico-fisici, tra cui la costruzione di una nuova immagine di sé, sia durante la gravidanza che in vista della nascita del bambino.

L’attenzione non è più prevalentemente su se stessa o sulla coppia, bensì si sposta progressivamente sul bambino in arrivo: egli via via prende forma e vita sempre più concretamente anche nei pensieri dei suoi genitori che iniziano a sviluppare nei suoi confronti una relazione affettiva di attaccamento.

Affinché mamma e papà possano immaginarsi in una nuova veste, ovvero come genitori di quel bambino speciale, è necessario che recuperino e mettano in discussione i propri vissuti di figli, già a partire da quando il piccolo è ancora in grembo.

Durante questo viaggio, a volte può succedere che il ricordo di eventi passati o preoccupazioni sul futuro, possano appesantire questa esperienza e non permettere alla mamma di godere serenamente dei mesi speciali che sta vivendo.

Se stai attraversando una gravidanza vivendo simili difficoltà, caratterizzate da ansia, stress o da umore spesso triste, può essere utile approfondire ciò che stai vivendo e capire quale intervento è più adatto a darti il supporto necessario per vivere al meglio questo periodo e prepararti più serenamente alla nascita del tuo bambino.

Lo Studio di Psicoterapia offre consulenze, in presenza o on-line, utili a focalizzare la tua difficoltà specifica, per poter poi indirizzarti verso un eventuale percorso psicologico individuale, o basato su mindfulness e tecniche di gestione di ansia e stress.

Servizi offerti

 

Donna incinta triste

Ansia e depressione in gravidanza

La gravidanza è per una donna un periodo estremamente delicato e può essere vissuto in modi completamente diversi, sia sulla base della sua attuale situazione affettiva, di salute e professionale, che della sua personalità e storia di vita.

Aspettare un bambino comporta per la mamma profondi cambiamenti nell’equilibrio psico-fisico e in alcuni casi può rivelarsi destabilizzante o riattivare uno stato di malessere psicologico già vissuto in passato (ad es. in caso di disturbi d’ansia o depressivi).

È molto importante che la donna abbia un sostegno efficace qualora queste difficoltà si presentino, al fine di essere supportata sia nel godere dell’unicità del periodo della gravidanza che nell’arrivare con più energie e fiducia alla nascita del bambino, tappe essenziali per poter prevenire difficoltà nel post partum.

Lo Studio di Psicoterapia offre la possibilità di intraprendere sia percorsi di psicoterapia individuale di tipo cognitivo-costruttivista, che basati sulla mindfulness.

Donna incinta che medita seduta

Mindfulness per gestire ansia, stress e dolore del parto

Soprattutto in questo periodo così fortemente condizionato dalla pandemia, le coppie in attesa si trovano a vivere la gravidanza spesso più isolate di come avrebbero immaginato e senza la possibilità di vivere molte delle esperienze che in passato potevano essere considerate normali (frequenti visite a parenti e amici, uscite di piacere, partecipazione a corsi pre-parto o di benessere per la mamma..).

Esperienze di vita ma anche la stessa condizione sanitaria attuale possono sollecitare inoltre fantasie e paure di vario tipo: ad es. per la salute del bambino o relative al parto, momento al quale purtroppo il papà spesso non può partecipare liberamente.

Numerosi studi testimoniano come la mindfulness possa rivelarsi molto utile per gestire ansia e stress anche in gravidanza, aiutando la mamma a sviluppare un atteggiamento di consapevolezza e accettazione verso la propria esperienza psico-fisica, con l’effetto di ridurre notevolmente ansia e stress e di godere in modo più intenso e completo del periodo speciale che sta vivendo.

Allenarsi a stare nel presente con curiosità e accettazione permette inoltre di coltivare un atteggiamento mentale che aiuta la mamma ad affrontare il momento del parto con serenità e sviluppando la capacità di stare con le sensazioni fisiche che prova senza che pensieri ed emozioni acuiscano il dolore fisico.

Studi scientifici evidenziano infatti come chi pratica mindfulness in gravidanza spesso richieda minor intervento farmacologico al momento del parto, riuscendo a stare nel presente e ad affrontare passo dopo passo le varie fasi del travaglio con minore ansia e stress.
Tale approccio può essere considerato complementare ai corsi pre-parto che accompagnano la mamma all’arrivo del bambino, in quanto si occupa maggiormente dell’aspetto psicologico di tale esperienza e aiuta ad acquisire abilità utili a gestire le emozioni e sensazioni fisiche che si trova a vivere durante la gravidanza e il parto.

Mamma che abbraccia neonato

Post partum e gestione del neonato

Ogni donna affronta la nascita del proprio bambino in modo assolutamente personale e, sebbene non esista un vissuto giusto o sbagliato nell’approcciarsi alla maternità, la nostra cultura spesso ancora propone stereotipi che possono far sentire una neo-mamma incompresa e inadeguata.

L’arrivo di un figlio è un cambiamento importante e certamente fonte di gioia e novità, tuttavia comporta per i genitori profonde trasformazioni non sempre semplici da gestire sia nel proprio mondo interno, che nella coppia e nella routine familiare.

Sempre più spesso, inoltre, nella nostra società le neo-mamme si trovano ad affrontare la nuova quotidianità da sole, senza poter godere di una rete sociale di supporto che possa alleggerirne la fatica sia fisica che mentale.

Lo stesso bambino potrebbe presentare delle patologie fisiche che destano preoccupazione nei genitori, o anche soltanto dei problemi fisiologici e transitori come coliche intestinali e reflusso gastro-esofageo, non preoccupanti ma molto stressanti da gestire per chi lo accudisce, soprattutto se non può essere supportato dalla famiglia di origine o da aiuti sociali esterni.

Se la situazione nel post partum si rivela difficile da gestire per vari motivi, può essere utile chiedere un supporto specialistico adeguato che aiuti la mamma a sentirsi compresa e contenuta rispetto alle proprie difficoltà, evitando che vissuti di ansia, tristezza o inadeguatezza si consolidino nel tempo trasformandosi in problematiche più gravi.

Mamma seria con neonato

Ansia e depressione nel post partum

I cambiamenti fisici e ormonali dei giorni immediatamente successivi al parto possono portare la donna a vivere sbalzi di umore e un senso di tristezza e stanchezza che viene definito “maternity blues” e che necessita di essere accolto e compreso.

Soprattutto nel primo periodo dopo la nascita, il puerperio, spesso si pensa che la neo-mamma dovrebbe sentirsi felice ed energica per la situazione che sta vivendo: in realtà, esso comporta una grande fatica fisica ed emotiva, che può destabilizzare e far sentire la donna inadeguata nel suo nuovo ruolo e preoccupata per la quotidianità.

La gioia per la vicinanza col bambino potrebbe essere affiancata da nervosismo, paura di non essere all’altezza di ciò che le viene chiesto e un profondo senso di stanchezza psico-fisica, emozioni normali che vanno però comprese e supportate, soprattutto qualora siano associate a una gravidanza o un parto problematici, carenza di sonno e di supporto sociale, difficoltà nell’allattamento o problematiche più o meno gravi legate al bambino.

Nel caso in cui la mamma viva frequenti stati di ansia, si rivela utile intervenire precocemente al fine di evitare che essi si concretizzino in un Disturbo d’Ansia che potrebbe minare un buon equilibrio nelle relazioni familiari e in particolare col bambino.

Può accadere anche che le mamme vivano sentimenti di tristezza, vergogna e irritabilità che si accompagnano a disturbi del sonno e dell’appetito e che compromettono una relazione serena col neonato.

Nel caso di Depressione Post Partum, questi vissuti possono diventare fonte di grande sofferenza per la donna, poiché creano un senso di ambivalenza dovuto alla discrepanza tra le difficoltà che vive nel presente e come lei stessa immaginava la propria esperienza di maternità. Ciò viene spesso aggravato da atteggiamenti di auto-critica e dalla difficoltà in chi la circonda di comprendere i suoi vissuti in un periodo in cui spesso ci si aspetta da lei sentimenti di gioia ed entusiasmo.

Tale problematica necessita di un adeguato supporto sociale e clinico, al fine di permettere alla mamma di non isolarsi e di ricevere il sostegno che merita, imparando a comprendere e gestire i propri vissuti e a costruire una buona immagine di se stessa nel ruolo di madre.

Scarpine da neonato su una panchina

Sostegno in caso di aborti spontanei e morte intrauterina

Purtroppo non tutte le gravidanze giungono alla fine del loro percorso naturale: esperienze di perdita durante il periodo di attesa di un figlio sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare e lasciano nella coppia genitoriale un’esperienza di profonda sofferenza che può essere considerata un lutto a tutti gli effetti.

La differenza tra aborto spontaneo e morte intrauterina risiede per lo più nel periodo gestazionale in cui avviene l’arresto della gravidanza, ovvero prima o dopo la ventiduesima settimana di gestazione.

Tuttavia l’intensità del dolore emotivo che la perdita di un figlio comporta non è legata alla durata della gravidanza, bensì a quanto la coppia avesse investito nell’esperienza di diventare genitori di quel bambino, con cui aveva già iniziato a stabilire una relazione di attaccamento.

La nostra cultura purtroppo non ci prepara a gestire e supportare chi vive tali esperienze di perdita che vengono percepite come fortemente innaturali e spesso inconsapevolmente minimizzate o non affrontate, anche in ambito medico.

Eppure segnano profondamente la vita della coppia che spesso vive sentimenti di solitudine, colpa e vergogna, che possono sfociare in disturbi d’ansia e depressivi.

L’elaborazione del lutto prenatale diviene molto importante affinché la coppia possa accettare ciò che è capitato e affrontare la ricerca di una eventuale nuova gravidanza con maggior serenità e consapevolezza.

Se hai vissuto un’esperienza traumatica di questo tipo, può esserti utile usufruire di un supporto psicologico che ti permetta di comprendere e lasciar andare la sofferenza che un’esperienza così triste porta con sé.